Sono il primo musicista della storia.
Anzi, avendo cominciato a suonare molto prima di essa, consideratemi pure il primo musicista preistorico.
Non ho una foto, ma… per farvi un’idea del sottoscritto è sufficiente che pensiate a un vostro cantante rock!
Vestito di stracci, seppur firmati, egli ha i capelli lunghi e la barba incolta proprio come me e quando canta, scatenandosi su e giù per il palco, urla come faccio io! La differenza?… Lui viene ripreso dalla Tv, io?! No.
Vi siete mai chiesti come può suonare un rock primitivo?
Ascoltate i Rolling Stones e… satisfaction avrete!!!
Homo Musicus
«È una fantastica storia della musica raccontata ai ragazzi. Fantastica in quanto allude a meravigliosa, cioè fatta in maniera da suscitare emozioni inconsuete e gradevolmente intense. Perché si tratta di una storia che – pur basata su una razionale cronologia e su notizie, biografie, avvenimenti – narra elementi, vite e contesti trasfigurati dall’ordinario in straordinario, eccezionale ed esemplare; in meraviglioso, appunto. Perciò è molto di meno e molto di più di quanto ci si aspetterebbe da una dotta, documentata e ricostruita storia della musica. Che all’autore non interessava proprio realizzare in un simile modo, poiché non gli appartiene; non lo esprimerebbe per ciò che sente fortemente di avere da esprimere. Anzi, egli stesso nell’introduzione la definisce “strampalata”, come dire esorbitante da quel che normalmente ci si aspetta, e con una certa dose di estemporaneità, tale da lasciare ampio margine all’improvvisazione.»
Nicola Ranieri
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